Zbigniew Herbert - poesie
Le nuvole sopra Ferrara
1.
Bianche
oblunghe come le navi greche
drasticamente tagliate dal basso
senza vele
senza remi
quando per la prima volta
le ho viste su un quadro di Ghirlandaio
ho pensato
a creazioni
fantasiose dell’artista
ma esse esistono
bianche
oblunghe
drasticamente tagliate dal basso
il tramonto le tinge
di sangue
di rame
d’oro
e di verde azzurro
al crepuscolo
sembrano spruzzate
di fine
sabbia
viola
si muovono
molto lentamente
sono quasi immobili
2.
non potevo scegliere
nulla nella vita
secondo la mia volontà
la conoscenza
e le buone intenzioni
né un mestiere
né un posticino nella storia
né un sistema che spieghi tutto
né tante altre cose
perciò ho scelto posti
molti posti in cui fermarmi
- tende
- osterie lungo le strade
- rifugi per senza tetto
- stanze per ospiti
- ho pernottato sub Iove
- nelle celle dei chiostri
- in pensioni sul mare
i veicoli
come tappeti volanti
delle favole d’Oriente
mi spostavano
da un luogo all’altro
mezzo addormentato
incantato
tormentato dalla bellezza del mondo
in fondo
questa era una spedizione suicida
strade intricate
apparente mancanza di scopo
orizzonti in fuga
ma ora vedo chiaramente
le nuvole sopra Ferrara
bianche
oblunghe
senza veli
quasi immobili
si spostano lentamente
ma sicure
verso rive
sconosciute
proprio in esse
e non nelle stelle
si risolve
il destino
(Dal Rovigo, 1992)
1.
Bianche
oblunghe come le navi greche
drasticamente tagliate dal basso
senza vele
senza remi
quando per la prima volta
le ho viste su un quadro di Ghirlandaio
ho pensato
a creazioni
fantasiose dell’artista
ma esse esistono
bianche
oblunghe
drasticamente tagliate dal basso
il tramonto le tinge
di sangue
di rame
d’oro
e di verde azzurro
al crepuscolo
sembrano spruzzate
di fine
sabbia
viola
si muovono
molto lentamente
sono quasi immobili
2.
non potevo scegliere
nulla nella vita
secondo la mia volontà
la conoscenza
e le buone intenzioni
né un mestiere
né un posticino nella storia
né un sistema che spieghi tutto
né tante altre cose
perciò ho scelto posti
molti posti in cui fermarmi
- tende
- osterie lungo le strade
- rifugi per senza tetto
- stanze per ospiti
- ho pernottato sub Iove
- nelle celle dei chiostri
- in pensioni sul mare
i veicoli
come tappeti volanti
delle favole d’Oriente
mi spostavano
da un luogo all’altro
mezzo addormentato
incantato
tormentato dalla bellezza del mondo
in fondo
questa era una spedizione suicida
strade intricate
apparente mancanza di scopo
orizzonti in fuga
ma ora vedo chiaramente
le nuvole sopra Ferrara
bianche
oblunghe
senza veli
quasi immobili
si spostano lentamente
ma sicure
verso rive
sconosciute
proprio in esse
e non nelle stelle
si risolve
il destino
(Dal Rovigo, 1992)
Il sassolino
Il sassolino è una creatura
perfetta
è come è
sorveglia le sue frontiere
riempito esattamente
con il senso della sassolinità
il suo profumo non rassomiglia a nulla
non spaventa e non sveglia desideri
il suo ardore e la sua freddezza
sono giuste e piene di dignità
mi sento profondamente colpevole
quando lo tengo in mano
mentre il suo nobile corpo
è penetrato da un calore falso
- II sassolini non si possono addomesticare
fino alla fine ci guarderanno
con occhio tranquillo e molto chiaro
(Dal Studio d'oggetto, 1961)
Il sassolino è una creatura
perfetta
è come è
sorveglia le sue frontiere
riempito esattamente
con il senso della sassolinità
il suo profumo non rassomiglia a nulla
non spaventa e non sveglia desideri
il suo ardore e la sua freddezza
sono giuste e piene di dignità
mi sento profondamente colpevole
quando lo tengo in mano
mentre il suo nobile corpo
è penetrato da un calore falso
- II sassolini non si possono addomesticare
fino alla fine ci guarderanno
con occhio tranquillo e molto chiaro
(Dal Studio d'oggetto, 1961)